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  • COME VIENE CALCOLATA LA PARCELLA?
    In modo semplice e trasparente, e sempre concordata insieme con un preventivo. Il CFA e il cliente, dopo una prima chiacchierata conoscitiva, determineranno insieme il modo migliore per calcolare la parcella. I metodi infatti sono diversi ma dipendono sempre dal tempo dedicato e dalla complessità della situazione. La prassi di settore maggiormente diffusa è la parcella a importo fisso forfettario annuo, oppure a importo variabile e varia, indicativamente, dallo 0,7% all’1,5% del patrimonio, spesso con un importo “floor” minimo, sotto il quale il CFA non può scendere. Possono essere negoziate condizioni particolari per patrimoni privati di dimensioni elevate (segmenti HNWI / UHNWI), per patrimoni di Enti, Aziende e Istituzioni, oppure qualora i servizi forniti siano diversi e numerosi. In alternativa a questo metodo, se il cliente lo desidera, è possibile stabilire una parcella “success fees”, ad importo variabile, cioè basata sulla performance annuale ottenuta dal portafoglio sotto consulenza. In questo modo il consulente percepisce un compenso “ad incentivo” legato direttamente ai guadagni fatti ottenere al cliente, e se non fa guadagnare il cliente, non guadagna neanche lui. Ciascuno di questo metodi ha sia pregi che limiti, quindi la cosa migliore è parlarne approfonditamente solo dopo aver chiarito gli obiettivi, le esigenze e le aspettative del cliente. In sostanza, il Consulente Finanziario Autonomo iscritto all’Albo, facendo vera consulenza professionale, viene remunerato esattamente come un Avvocato o un Commercialista. Al contrario, il compenso del Gestore di Banca o del Promotore Finanziario (o “Consulente Finanziario Abilitato all’Offerta Fuori Sede”) deriva dalle provvigioni incorporate nel prodotto collocato, essendo in realtà meglio definibile come un venditore che fa ANCHE attività di consulenza. Ecco perché si dice che la sua “consulenza” è sempre in conflitto di interessi.
  • DOVE CONTROLLO SE IL CONSULENTE FINANZIARIO INDIPENDENTE È REGOLARMENTE ISCRITTO ALL’ALBO, OPPURE SE È DAVVERO INDIPENDENTE?
    Ottima domanda, bisogna sempre controllare. Infatti ci sono persone che si definiscono “Consulenti Finanziari” ed esercitano la professione, pur non essendo iscritti all’Albo e non avendo quindi le competenze necessarie e, soprattutto, senza sottostare ai fondamentali controlli da parte dell’Organismo di Controllo. Oltre a chi esercita abusivamente la professione c’è chi, pur essendo regolarmente iscritto all’albo dei consulenti finanziari, millanta di essere “indipendente”. Sono i tradizionali consulenti finanziari, cioè quelli “abilitati all’offerta fuori sede” (una volta chiamati “promotori finanziari”) che per avere maggiore prestigio nei confronti dei clienti, si definiscono “indipendenti”. Ci sono due modi per verificare se sono iscritti all’albo dei consulenti indipendenti: Puoi controllare sul sito dell’OCF, sul sito: https://www.organismocf.it/portal/web/portale-ocf/ricerca-nelle-sezioni-dell-albo. Seleziona dal menù a tendina la voce “Consulenti Finanziari Autonomi” (attenzione perché nel menù trovi anche i “Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede”, ma questi sono i Promotori Finanziari di banche e reti, e non gli indipendenti); Oppure puoi controllare sul sito delle associazioni di categoria, ad esempio NAFOP (National Association of Fee-Only Planners) al seguente indirizzo: https://www.nafop.org/trova-il-consulente/
  • CHI ESEGUE LE OPERAZIONI DI COMPRAVENDITA DI STRUMENTI FINANZIARI?
    Il cliente stesso, dopo aver ricevuto ed approvato la raccomandazione, nel caso abbia un conto online, oppure lo farà il proprio referente di banca, a seconda delle preferenze del cliente.
  • DOVE SONO I MIEI SOLDI?
    I soldi rimangono nella tua banca. Il CFA non “tocca” mai i tuoi soldi. Se vuoi cambiare il consulente non c’è più bisogno di cambiare banca, con tutti i problemi che ciò comporta, ma basterà lasciare i soldi nella stessa banca e cambiare solamente il consulente.
  • COME È REGOLATA LA CONSULENZA FINANZIARIA INDIPENDENTE?
    La Consulenza Finanziaria Indipendente nasce nel dicembre 2018 sostituendo il “vecchio” Albo tenuto dalla CONSOB dei promotori finanziari (oggi denominati “consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede”) e includendo, a fianco di questi, anche la nuova sezione dei Consulenti Finanziari indipendenti (autonomi, o CFA) tenuto da OCF l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo Unico dei Consulenti Finanziari. L’OCF è, a sua volta, regolato e controllato dalla CONSOB. I Consulenti Finanziari Autonomi sono controllati In modo estremamente puntuale dall’OCF e non possono commettere violazioni, pena la sospensione o la radiazione dall’Albo. Questa é una importante garanzia per il cliente
  • E SE DETENGO I SOLDI SU PIÙ CONTI?
    Nessun problema. Il CFA formulerà una Asset Allocation di portafoglio globale coerente ed efficiente, tenendo conto delle varie posizioni detenute presso i diversi intermediari finanziari. Ad esempio potresti avere le azioni su un conto, i fondi e gli ETF su un altro, e le obbligazioni e/o le polizze su un altro intermediario ancora. Il CFA li unisce “virtualmente” all’interno del suo software proprietario, per avere una Allocation globalmente corretta. Così potrai avere, con l’aiuto di un unico referente per il monitoraggio di tutte le tue posizioni, una visione globale dell’intero patrimonio (a differenza del tradizionale consulente bancario che ha una visione limitata al solo patrimonio depositato presso l’intermediario per cui lavora). In questo modo non correte il rischio di avere esposizioni a rischi simili duplicate su più intermediari.
  • QUAL’È LA PROCEDURA PER AVVIARE UN RAPPORTO DI CONSULENZA?
    1. PRIMO INCONTRO INFORMATIVO. Incontro di approfondimento gratuito nel quale il cliente illustra la propria situazione finanziaria supportata da eventuale documentazione. Il colloquio è volto a conoscere gli aspetti di natura finanziaria (oltre a quelli eventualmente previdenziali e assicurativi) del nucleo familiare. Al termine viene formulato un preventivo di parcella "fee-only" che corrisponde ad un importo (fisso o variabile) per l'assistenza di un anno. 2. SECONDO INCONTRO. Dopo aver effettuato una completa “radiografia” della situazione finanziaria e patrimoniale in essere ed averla illustrata al cliente, raccogliamo le informazioni necessarie per impostare la strategia di investimento orientata alla protezione del patrimonio, all'individuazione del corretto livello di rischio e agli obiettivi di vita. In questa fase si redige il piano finanziario. 3. ASSISTENZA CONTINUATIVA. Il cliente ha a disposizione un consulente finanziario indipendente dedicato a supporto con il quale interagire. A cadenze prefissate, viene illustrato al cliente un report dettagliato con le informazioni e gli aggiornamenti sulla sua situazione finanziaria.
  • COME FACCIO A SCEGLIERE IL CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO PIÙ ADATTO A ME?
    Segui questi 4 semplici passi: 1. Verifica innanzitutto che sia iscritto all’Albo OCF, e che sia iscritto nella specifica sezione dei “Consulenti Finanziari Autonomi” (vedi sopra). Molti millantano l’indipendenza ma non è vero, sono i tradizionali “consulenti abilitati all’offerta fuori sede” (per carità … nulla contro … ma è un altra cosa …). 2. Verifica l’effettiva preparazione ma anche l’esperienza specifica del CFA. La competenza e l’esperienza specifica nei mercati finanziari contano parecchio, sia in quantità (da quanti anni ti occupi di finanza?) che in qualità (cosa hai fatto esattamente in “finanza”: il dipendente allo sportello oppure sei stato un professionista tecnico specializzato come ad esempio il gestore di fondi, il trader istituzionale, l’analista di investimenti istituzionale ecc.? C’è una bella differenza!). Ti affideresti ad un Avvocato alle prime armi che fa tirocinio in uno studio o a un commercialista alle prime armi? Verifica le esperienze e le competenze su LinkedIn. 3. Seleziona, tra quelli potenzialmente individuati con competenza ed esperienza, una short List di 3/4 CFA, contattali e organizza una prima telefonata, oppure organizza un incontro di persona, così lo conosci di persona, ti fai una opinione, e ti fai fare un preventivo. 4. Scegli il CFA che ti sembra più adatto alle tue esigenze.
  • IO NON PAGO IL MIO ATTUALE CONSULENTE DI BANCA (O RETE), QUINDI PERCHÈ DOVREI PAGARE UN CONSULENTE INDIPENDENTE?
    Purtroppo il tuo attuale “consulente” di banca lo paghi, e anche caro. Solo che non te ne accorgi, perché molti dei costi sono “nascosti” all’interno dei prodotti che acquisti, e che ti “mangiano” parte del rendimento. Ecco perché rendono poco. Sono i così detti “costi occulti” (oltre ai costi espliciti). Il consulente finanziario indipendente invece ti consiglierà solo strumenti altamente efficienti e a basso costo, e periodicamente ti invierà un report chiaro e trasparente contenente tutti i costi del tuo portafoglio, inclusa la parcella concordata. Mediamente passando da un consulente bancario a uno indipendente si riducono i costi del portafoglio del 90%. Tutti soldi che rimangono nelle tue tasche. Per verificare quanto paghi realmente il tuo portafoglio, richiedi ad un CFA una valutazione dei costi del tuo attuale portafoglio o dei singoli prodotti. Vedrai che belle sorprese! Considera che negli anni, col meccanismo della capitalizzazione composta, una differenza nei costi anche di un solo punto percentuale (ma spesso è molto di più) porta a un “montante finale” molto inferiore a quello che avresti potuto ottenere. Anche la metà.
  • QUALI DIFFERENZE CON I PROMOTORI FINANZIARI DI BANCHE E RETI, E QUALI I VANTAGGI DI UN CONSULENTE FINANZIARIO INDIPENDENTE?
    Non hanno conflitti di interesse. I Consulenti Finanziari Indipendenti, a differenza dei promotori finanziari, sono obbligati per Legge ad agire senza alcun conflitto di interesse con il cliente, non potendo percepire alcuna provvigione dagli intermediari finanziari, con cui non possono neppure intrattenere alcun rapporto professionale direttamente o indirettamente. Sei quindi certo che faranno solo il tuo interesse e non quello commerciale della banca. L’universo investibile è molto più ampio. Il CFA è libero di consigliare al cliente i prodotti e gli strumenti finanziari, tra una gamma di scelta molto più ampia di quella a disposizione dei consulenti di una singola banca o rete. Infatti oltre ad avere a disposizione praticamente tutti i prodotti, gli strumenti e i Fondi, spesso consiglierà strumenti come gli ETP (ETF, ETC ed ETN), molto meno costosi dei classici Fondi di Investimento e delle Polizze Unit Linked consigliati dai promotori. Oltre che sugli strumenti finanziari tradizionali (area MiFID), ricorda anche che il CFA può fare analisi e consulenze generiche (cioè non MiFID) su asset diversi, dall’immobiliare alla Previdenza, dall’investimento alternativo ai nuovi asset digitali. È dalla parte del risparmiatore. Il CFA essendo esterno al mondo bancario, è libero da logiche di budget e di obiettivi commerciali tipici dei “consulenti” bancari. Fa pura e vera consulenza nel solo interesse del risparmiatore, poiché è indipendente. Al contrario, il tradizionale consulente di banca è focalizzato al collocamento del prodotto finanziario con cui la banca ha rapporti commerciali e su cui percepisce provvigioni (conflitto di interesse). Pianificazione Patrimoniale. Il CFA, se lo desideri, può offrire servizi di “Wealth Management”, cioè inserisce la consulenza di investimento in strumenti finanziari in una più ampia logica di pianificazione finanziaria e patrimoniale volta al raggiungimento dei tuoi obiettivi di vita: calcola la tua pensione pubblica, pianifica l’eventuale integrazione privata con strumenti previdenziali e assicurativi adeguati, sviluppa la pianificazione del patrimonio immobiliare, valuta e rinegozia eventuali posizioni debitorie, fino ad arrivare a costruire insieme a te il tuo stato patrimoniale familiare, da aggiornare e riprogrammare periodicamente. Se lo desideri rinegozia anche le condizioni bancarie con le tue controparti. In sostanza è il tuo interlocutore unico e privilegiato nei confronti di tutto il mondo finanziario.
  • IL MIO GESTORE DI BANCA DEVE SAPERE CHE HO UN CONSULENTE FINANZIARIO INDIPENDENTE?
    Decidi tu. Noi te lo consigliamo vivamente perché quando la banca sa che il cliente é seguito da un bravo professionista, sta molto più attenta nel proporre strumenti o prodotti “dubbi” e costosi, proponendo invece le migliori condizioni economiche possibili, anche sul semplice conto corrente, per non correre il rischio che il Consulente Indipendente consigli di spostare i soldi su una banca più vantaggiosa ed efficiente. Un consiglio: quando il gestore di banca vi propone di acquistare uno strumento finanziario o assicurativo, fatevi dare il prospetto informativo e ditegli che lo valutate insieme al vostro CFA, e che siete disposti anche ad un incontro in filiale tutti e tre insieme per discuterne.

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